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Intermedizione immobiliare e D.L. salva-banche: no alla concorrenza sleale delle banche

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La Fiaip, Federazione Italiana Agenti immobiliari Professionali lancia un appello a tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione affinché nel disegno di legge di conversione del decreto legge 273/2016 (c.d. decreto salva-banche) si possa introdurre un emendamento  che introduca specifiche norme sulla trasparenza dell'attività di credito e, in particolare, il divieto per le banche di esercitare attraverso l’acquisizione di partecipazioni societarie, l’attività di intermediazione immobiliare.

Secondo la Fiaip, con il decreto legge n° 237/2016 recante “Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio”, varato dal Governo a Dicembre 2016, si corre il rischio che gli aiuti di Stato possano essere destinati dalle banche beneficiarie per promuovere od incrementare attività che si pongono in concorrenza con operatori ed imprese, a scapito della concorrenza nel settore dell’intermediazione immobiliare ed in contrasto con la funzione sociale propria delle banche.

“È necessario rafforzare la trasparenza per il settore e  la totale separazione tra il settore del credito e quello immobiliare” dichiara Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip, come già accade negli Stati Uniti dal 2009, anno in cui fu firmato l’Omnibus Appropriations Act, firmato nel 2009 che proibisce alle banche di entrare nel settore dell’intermediazione immobiliare per evitare concentrazioni anticoncorrenziali a scapito dei consumatori nonché il rischio di conflitti di interesse nell’erogazione di mutui e prestiti bancari.

Il decreto, infatti, con modalità assai contraddittorie,  rischia di estendere a molti istituti di credito sussidi statali, con la possibilità di dare l’opportunità ad alcune realtà del credito di fare concorrenza sleale e danneggiare le imprese e chi lavora nell’intermediazione immobiliare.

“Se le banche godono di aiuti di Stato, devono continuare a fare le banche e non possono mettersi a fare le agenzie immobiliari”, sottolinea ancora il Presidente Paolo Righi.
 
La Federazione Italiana Agenti immobiliari Professionali  auspica, dunque, che tutti i parlamentari possano comprendere il pericolo a cui si andrebbe incontro ove l’assenza di trasparenza e la separazione dell’attività creditizia e immobiliare non fosse rispettata.




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